Le prime note del disco cominciano a diffondersi nella stanza con un calore e una energia tipicamente salentina pur rispettando quella che è la tradizione del linguaggio jazzistico. La parola d’ordine di questo quintetto non può essere altro che groove. La sezione ritmica, potente, precisa, affiatata ed elegante insieme ad una front line che guida le melodie con sicurezza e maestria ti trascina, un brano dopo l’altro, in un viaggio concreto e determinato interpretando al meglio l’idea musicale delle composizioni... (Marco Tamburini)